Vittoria sofferta per il Team D targato Giò Volley Aprilia, che supera un’ottima Fondi nel posticipo della 9^ giornata del campionato di Serie D.
Gara combattutissima sin dal primo set, quando né le ospiti (9-5) né le apriliane (12-15) si sono arrese ai parziali messi a segno dalle avversarie. Sfida tirata conclusa ai vantaggi, con la Giò Volley più caparbia nel voler conquistare il primo punto della partita (26-24). Secondo parziale senza storia, con la fuga iniziale delle giovani atlete del sodalizio guidato dal Presidente Claudio Malfatti a mettere subito in chiaro le intenzioni di capitan Boggian e compagne (10-1). Il ritmo impresso dalla Giò Volley non è stato tenuto da Fondi, che si è arresa quasi subito all’inevitabile raddoppio apriliano (25-8). Lo splendido secondo set non ha trovato conferme nel terzo, che visto ancora le ragazze di coach Gabriele Canari andare avanti (14-11) salvo poi non riuscire a mantenere il proprio ritmo e permettere a Fondi di rientrare (18-23) e portare a casa il parziale (19-25). Nel quarto set la Giò Volley ha ritrovato il proprio gioco, imprimendo due accelerate (10-5, poi 14-6) che hanno di fatto segnato la gara fino alla chiusura firmata Elena Bianchi (25-13).
Grazie a questa vittoria, la squadra apriliana mantiene la vetta del Girone C, rimanendo l’unica squadra imbattuta del campionato con 9 vittorie in 9 partite.
Una gara quella di ieri che, a guardarla dalla panchina, ha visto una Giò Volley in difficoltà sul fronte della «continuità. Abbiamo avuto degli alti e bassi – è l’analisi di coach Canari a fine gara – soprattutto nel primo e nel terzo set. Nel secondo e nel quarto la concentrazione è stata massima, e i risultati si sono visti. Quando non siamo rimasti sul pezzo siamo andati in difficoltà, perché comunque in questo campionato non ci sono partite facili. Fondi ha dimostrato di non meritare la classifica che ha, sono una squadra che sa sfruttare bene i punti deboli delle avversarie. Le ragazze sono state brave a riprendere in mano il match, seguendo le indicazioni a muro che, secondo me, hanno segnato la vera svolta dell’incontro».
